adozione internazionale, rilancio della CAI per onorevole Giovanardi

Adozione internazionale. Carlo Giovanardi: “Per le idoneità adottive assistiamo spesso a rigidità incomprensibili da parte dei Tribunali dei minorenni”

Intervista all’ex Presidente della Commissione Adozioni Internazionali nel Governo Berlusconi, che sottolinea il “disinteresse totale dei governi Renzi e Gentiloni per le adozioni internazionali” e rilancia: “Per quanto mi riguarda, credo si debba tornare alla copertura nella percentuale più alta possibile delle spese sostenute”

Sui decreti vincolati, dito puntato contro “un’incredibile contraddizione, perchè nei fatti si consente alle coppie ricche di procurarsi i bambini all’estero con la ripugnante pratica dell’utero in affitto” mentre invece per le idoneità adottive “ci troviamo spesso di fronte a rigidità incomprensibili da parte dei Tribunali dei minorenni”

adozione internazionale, rilancio della CAI per onorevole GiovanardiL’adozione internazionale nel cuore, come forma alta di genitorialità e come risorsa per combattere la denatalità e una certa ‘sindrome da allergia all’accoglienza’ che sta pian piano infiltrando la ‘carne’ culturale del nostro Paese, fatta di persone delle comunità cittadine e sociali, lasciando spazio a pratiche discutibili e soprattutto rischiando di lasciare indietro il mondo di chi si prende cura dell’infanzia abbandonata nel mondo: è il pensiero che – non da oggi – caratterizza lo spirito di Carlo Giovanardi, senatore uscente di Idea – Noi con l’Italia e già Presidente della Commissione Adozioni Internazionali nel Governo Berlusconi, fino al 2011.

Non a caso, era presente e ha espresso uno degli interventi più netti e appassionati della Conferenza ‘Adozioni Internazionali: un bene per tutti’, che si è svolta presso la Sala ‘Caduti di Nassirya’ del Senato, nell’ambito della quale 20 Enti Autorizzati hanno tracciato la linea sul crollo che si è verificato negli ultimi 6 anni, chiedendo subito – al Governo che uscirà dal voto del 40 marzo – un sostegno concreto per uscire dall’emergenza, attraverso un bonus adozione da 10mila euro per ogni bambino abbandonato adottato.

Abbiamo rivolto all’on. Giovanardi alcune domande su passato, presente e futuro dell’adozione internazionale, partendo dal più ampio insieme delle politiche per la famiglia e la genitorialità oggi attive nel nostro Paese.

Onorevole Giovanardi, la denatalità oggi è uno dei problemi più rilevanti in Italia. Gli italiani hanno in media il primo figlio dopo i 30 anni: alla stessa età i francesi stanno in media per avere già il secondo. Inoltre, il nostro tasso di fecondità totale (pari a 1,34) è circa un terzo sotto il loro (1,96). L’attuale Governo ha dato il via a una campagna di comunicazione istituzionale di sostegno ai nuovi nati. Quali saranno le proposte della vostra coalizione per il futuro?

Con il Governo Berlusconi avevamo adottato il Piano Nazionale per la famiglia, che aveva come caposaldo il cosiddetto Fattore Famiglia e cioè il riconoscimento di una fiscalità differenziata a seconda del numero dei figli, sia per quanto riguarda le tasse sia per quanto riguarda le tariffe dei servizi. Il Governo Monti stravolse il piano, togliendo proprio la parte del Fattore Famiglia e il richiamo all’art. 39 della Costituzione, dove si parla della famiglia come società naturale fondata sul matrimonio. In caso di vittoria elettorale il piano dev’essere ripristinato integralmente.

Non ritiene che in questo programma possa rientrare il sostegno all’adozione internazionale? 
“Assolutamente sì”.

Negli ultimi anni l’adozione internazionale in Italia è letteralmente crollata. Quali sono, secondo il vostro programma, le azioni da intraprendere per tentarne un rilancio su larga scala? Uno dei più grandi problemi, sono i costo economici. Le sembra giusto che adozione internazionale sia unica forma di genitorialità a pagamento?
“Innanzitutto, tornare a rendere efficiente e punto di riferimento per le coppie adottanti la Commissione Adozioni internazionali dopo la sciagurata gestione di Silvia Della Monica. Quando ho lasciato la Presidenza c’erano rimborsi per le coppie adottanti”.

Sono anni che le famiglie adottive stanno chiedendo la gratuità? Perché secondo lei non è mai stata concessa? Sul fronte gratuità, cosa pensate di fare se andrete al governo o comunque come forza politica presente in parlamento? Cosa ne dice per iniziare se alle coppie adottive venisse concesso un bonus da 10mila euro al compimento della adozione?
“Non ho capito bene se i fondi non siano stati stanziati per sciatteria o per scelta politica, quello che è certo è che c’è stato un disinteresse totale dei governi Renzi e Gentiloni per le adozioni internazionali, per non dire di peggio visto la copertura sempre concessa al disastro gestionale della CAI. Per quanto mi riguarda, credo si debba tornare alla copertura nella percentuale più alta possibile delle spese sostenute“.

Spesso, i decreti che vengono rilasciati dai Tribunali contengono limitazioni all’adottabilità sia sul versante delle coppie che su quello dei minori in attesa di adozione. Qual è la sua posizione rispetto ai cosìddetti decreti vincolati?“Stiamo vivendo un’incredibile contraddizione, perchè nei fatti si consente alle coppie ricche di procurarsi i bambini all’estero con la ripugnante pratica dell’utero in affitto, ordinando addirittura il sesso gradito del nascituro attraverso contratti capestro stipulati spesso con gestanti sfruttate del terzo mondo; viceversa, ci troviamo spesso di fronte a rigidità incomprensibili da parte dei Tribunali dei minorenni“.

La Presidenza della Commissione Adozioni Internazionali per legge è in capo al presidente del Consiglio o a un Ministro da lui delegato. Avete già in mente un nome per la presidenza CAI in caso di vittoria elettorale?
“Per scaramanzia è meglio non fare nomi; sicuramente la politica della sedia vacante perseguita dai governi di sinistra ha contribuito al tracollo del numero delle adozioni internazionali in Italia”.

In che modo prevedete di agire a livello socio-culturale per promuovere l’adozione tra i 3 milioni di coppie sposate sterili del nostro Paese? Nel nostro Pese si parla spesso di fecondazione artificiale. Ritiene che si parli altrettanto di adozione?
“In caso di vittoria del Centrodestra bisognerà rilanciare a tutti i livelli il concetto di famiglia fondato su un rapporto stabile fra un uomo e una donna, basato sull’amore e non sull’egoismo, con ben presente il concetto di superiore interesse del bambino a crescere con un padre e una madre, genitori naturali o adottivi che siano“.