Belluno. Ai.Bi. Veneto su adolescenza adottiva: i figli si confrontano con i loro genitori adottivi

L’iniziativa, svolta all’interno del sistema di Progetti Territoriali Veneto Adozioni (PTVA), è stata l’occasione per affrontare le tematiche ‘calde’ che coinvolgono la vita di adolescenti adottivi e delle loro famiglie.

Grande affluenza di pubblico e ottimo riscontro dalle istituzioni pubbliche Ulss: un momento ‘liberatorio’ per i ragazzi, che hanno apprezzato la possibilità di dire la loro sulle difficoltà, attese e speranze di figli.

Un incontro-testimonianza con la possibilità di affrontare e approfondire le tematiche più ‘calde’ e maggiormente sentite dai figli adottivi, alla presenza delle famiglie e degli amici: è stato un vero e proprio successo l’appuntamento che Ai.Bi. Veneto ha condotto alcune sere fa, insieme al CIFA, nella città di Belluno. Un evento serale dedicato all’adolescenza adottiva, per affrontare – con gli adulti coinvolti, ma pure alla presenza degli adolescenti adottivi – gli argomenti che più li coinvolgono nella quotidianità. L’iniziativa si è svolta all’interno del sistema di Progetti Territoriali Veneto Adozioni (PTVA).

Ad emergere, nel corso della serata, sono state le difficoltà, le attese, le speranze, i bisogni degli adolescenti adottivi presenti sul territorio, che da parte loro hanno gradito di poter essere finalmente loro a parlare direttamente, dicendo ciò che sentono e pensano rispetto alla loro vita, che cosa provano, che cosa trovano difficile in questo momento. Ecco anche perchè hanno chiesto ai genitori (anche ai futuri genitori) di conoscerli, capirli, vivere insieme alcuni spezzoni della loro vita, per comprendere “quanto è difficile essere adolescenti” e sopravvivere in un mondo poco incline ad accoglierli totalmente per ciò che sono come persone, oltretutto con le differenze fisiognomiche che, molte volte, l’adozione internazionale porta con sé. Insomma, l’incontro è stato un momento libero, liberatorio e molto utile per tutti.

Grande soddisfazione è emersa, al termine, non soltanto dagli organizzatori diretti e dai protagonisti che hanno parlato, ma pure dai Servizi della Ulss della provincia di Belluno, che hanno apprezzato particolarmente la grande affluenza di pubblico. L’incontro, infatti, era aperto sia ai genitori adottivi che alle coppie in attesa ed era volto al confronto comune tra chi ha già esperienza e chi mostra interesse e intende saperne di più in vista dell’accoglienza dei propri futuri figli.

Il prossimo appuntamento in agenda con un nuovo incontro è a maggio, in Cadore.