Giovanardi (Ap): “Una scena di umorismo surreale sulle adozioni interpretata da un Vice ministro della agricoltura” (E il vice ministro annuisce)

giovanardi1 “Non me la prendo con lei, vice ministro Olivero; lei ha letto probabilmente quello che la dottoressa Della Monica ha scritto, perché non può essere altrimenti, visto che sono state ripetute in tutto l’intervento una serie di menzogne“. Non usa mezzi termini il senatore Carlo Giovanardi (gruppo Area Popolare) commentando la risposta, data il 05 marzo dal Governo  alle due interrogazioni (pubblicate la prima il 30 ottobre a firma di Sacconi e la seconda a firma del senatore Giovanardi e di altri 11 parlamentari  il 27 gennaio 2015). Argomento, la legittimità e il modus operandi della CAI (Commissione adozioni internazionali).

Ci sono voluti cinque mesi per ascoltare dal Governo, attraverso la voce di Andrea Olivero, vice ministro per le Politiche agricole, solo una sfilza di elogi dell’operato della Cai.

Per la Presidenza del Consiglio non solo è tutto legittimo, ma le notizie veicolate in più sedi, anche autorevoli (come quella parlamentare) sono ‘non corrette’ e diffuse con ‘l’esclusivo obiettivo di delegittimare la politica del Governo in materia di adozioni internazionali’. Anzi, a dispetto dei dubbi sollevati anche da inchieste giornalistiche, la Commissione- afferma Olivero- ha “lavorato intensamente in questo anno, con esiti molto importanti”. Il Viceministro ha poi rassicurato i senatori anche sugli ottimi rapporti con i Paesi stranieri, smentendo tensioni e crisi diplomatiche con la Repubblica Democratica del Congo e la Bielorussia.

Inevitabile lo scontro con il senatore Giovanardi.

Il senatore, per quattro anni presidente della Cai, nella replica  ha premesso di non avercela con il rappresentante del Governo, “inviato in Parlamento come un kamikaze a leggere una risposta di umorismo surreale“, ma non ha fatto per nulla segreto della sua insoddisfazione per le risposte ottenute, definite come “ripetute menzogne”.

L’interpellante, spazientito di fronte alle risposte del Governo, ha chiesto piccato “Allora, Vice Ministro, cosa mi è venuto a dire che la Commissione ha fatto se non si è mai riunita? Ma come si fa?”, ma qui è andato in scena il teatro dell’assurdo. Chi era presente in aula ha assistito a questa scena. A questa domanda il viceministro ha semplicemente annuito, come riporta nero su bianco la stesura stenografica.

Intanto Giovanardi ha annunciato di volersi rivolgere alla Procura della Repubblica o alla Corte dei Conti “per far rispettare la legalità.

Svariate le criticità evidenziate dall’interpellanza, ribadite in Senato da Giovanardi . L’esponente di Ap ha ricordato l’illegittimità della doppia carica assunta da Silvia della Monica, che è contemporaneamente presidente e vicepresidente della Commissione. Ha sottolineato inoltre il fatto che la Commissione, sulla carta un organo collegiale, “in più di un anno si è riunita una sola volta, mentre tutti gli atti sono stati firmati dalla stessa Della Monica, che a seconda delle circostanze si qualifica ora come presidente, ora come vice presidente”.

Giovanardi si è infine domandato perché a fronte di ‘macroscopiche illegittimità’ in questo Paese per far rispettare la legalità si debba andare in Procura della Repubblica o alla Corte dei Conti“.