Orlando (Ministro della Giustizia): “Entro il 30 settembre i 29 Tribunali dei Minorenni saranno in rete”. Finalmente svelato il mistero della Banca dati fantasma dei minori adottabili

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È finalmente stato svelato il mistero della Banca dati nazionale dei minori adottabili e delle coppie disponibili all’adozione (Bda), prevista da una legge del 2001 e mai divenuta operativa. Nessuno, in questi 15 anni, si capacitava di come un’operazione non certo impossibile – mettere in rete i 29 Tribunali per i Minorenni italiani – non vedesse la luce per oltre 3 lustri. Tra le ipotesi più accreditate per giustificare questa interminabile attesa era il fatto che non tutti i Tribunali avessero una loro specifica banda dati: alcuni dicevano che ne erano provvisti solo 8, altri parlavano di 12. Tutte maligne supposizioni? Quel che è certo è che, in Italia, una materia così importante come la giustizia minorile non poteva contare su dati interamente informatizzati. Su questo, ora è emersa la verità. Era tutto vero: tanto che, a tutt’oggi, non è stata ancora completata l’informatizzazione dei 29 Tribunali.

Lo ha confermato il Guardasigilli Andrea Orlando. Nel corso della sua audizione alla commissione Giustizia della Camera, nell’ambito dell’indagine conoscitiva in vista della riforma della legge sulle adozioni, Orlando ha ricordato la vicenda tormentata della Banca dati, sottolineando che “il suo pieno funzionamento è condizionato dal completamento dell’informatizzazione dei Tribunali per i Minorenni”. “Finalmente possiamo dire che questo traguardo è stato raggiunto almeno per 25 dei 29 Tribunali – ha detto il Guardasigilli -, e che il processo di informatizzazione sarà completato entro il prossimo 30 settembre”.

Tutto iniziò il 28 marzo 2001 quando, con l’articolo 40 della legge 149, si decise l’istituzione, presso il ministero della Giustizia, di una Banca dati per la registrazione, da un lato, di nomi e profili dei minori adottabili e, dall’altro, quelli delle coppie disponibili all’adozione. Lo scopo era chiaro: agevolare la ricerca dei genitori più adatti all’adozione di ogni singolo bambino, comparando disponibilità e caratteristiche delle coppie con quelle dei minori e facilitando la comunicazione e lo scambio di informazioni tra i Tribunali italiani. Ma tutto ciò è rimasto un fantasma.

A nulla è servita neppure la sentenza del Tribunale Amministrativo Regionale del Lazio che, nel 2012 – dopo già 11 anni di attesa -, accolse un ricorso presentato da Amici dei Bambini contro il ministero della Giustizia proprio per chiedere l’immediata istituzione della Bda. Anche un successivo stanziamento di 800mila euro mirato alla realizzazione della Banca dati non ha dato alcun effetto. Nel frattempo, sono intervenuti 2 decreti attuativi del ministero della Giustizia, entrambi del 2004, e un decreto del Capo dipartimento per la Giustizia minorile del 2013 finalizzato a fornire indicazioni operative per la messa in opera del sistema. Tutto rimasto lettera morta.

Perché, intanto, mancavano le condizioni di base: l’informatizzazione dei Tribunali. Un procedimento farraginoso, confermato proprio dal ministro Orlando in commissione Giustizia. “Numerose difficoltà, tecniche e finanziarie, hanno impedito di avviare le procedure di attuazione nei tempi prestabiliti – ha detto il Guardasigilli -. Particolarmente difficile si è rivelata la costruzione di un sistema informatico ad hoc, in grado di alimentare automaticamente, su tutto il territorio nazionale, una banca dati di tale complessità”.

Perché tempi così lunghi? Perché è così complesso riuscire a realizzare uno strumento tutt’altro che impossibile da mettere in piedi? Risposte che lo Stato deve innanzitutto ai tanti bambini e alle tante famiglie che, in questi anni, avrebbero potuto incontrarsi e che invece sono rimasti nel limbo, in un’attesa che per molti probabilmente non ha avuto alcun lieto fine. A causa del “mistero della Banca dati fantasma” un “esercito di figli mancati” non ha trovato una famiglia. Tanti altri hanno dovuto sopportare ritardi negli abbinamenti e migliaia di coppie hanno affrontato aggravi burocratici senza fine.