Agenzia Entrate Pesaro: “Le adozioni internazionali sono finalizzate all’esclusivo interesse delle famiglie richiedenti e non dei minori adottati: si paga l’IVA”

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Le adozioni internazionali sono un “servizio” come tutti gli altri? I beneficiari veri e unici non sono i bambini abbandonati? Gli enti autorizzati lavorano per le famiglie o, invece, rispondono a un bisogno più alto ovvero quello di dare una casa accogliente e sicura a minori che desiderano solo amore e protezione? Stando all’Agenzia Entrate di Pesaro “le adozioni internazionali sono finalizzate all’esclusivo interesse delle famiglie richiedenti e non dei minori adottati”. Da qui la richiesta all’Associazione Adozioni Alfabeto, ente autorizzato e riconosciuto dalla Commissione per le adozioni internazionali e iscritto al registro regionale del volontaria alla sottosezione socio-assistenziale, il pagamento dell’IVA, dell’IRES e dell’IRAP.

Andrea Cecconi, deputato del Movimento 5 Stelle, ritenendo questa decisione in contrasto con le linee della Commissione per le adozioni internazionali, con la Convenzione dell’Aja, nonché con la stessa circolare dell’Agenzia delle entrate 2004  e comunque con l’intera normativa nazionale vigente sulle prestazioni socio-sanitarie, ha presentato un’interrogazione al Presidente del Consiglio dei ministri, al ministro dell’Economia e delle finanze con cui chiede se il Governo intenda assumere iniziative per fornire indicazioni ulteriori per una corretta interpretazione della normativa fiscale inerente alle associazioni per le adozioni internazionali.

 

Riportiamo la versione integrale dell’interrogazione.

 

Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro dell’economia e delle finanze . — Per sapere – premesso che:

la Commissione per le adozioni internazionali (CAI) istituita presso la Presidenza del Consiglio dei ministri a tutela dei minori stranieri e delle aspiranti famiglie adottive, è l’autorità centrale italiana per l’applicazione della convenzione de l’Aja del 29 maggio 1993, recepita anche dall’Italia, volta a garantire che le adozioni di bambini stranieri avvengano esclusivamente attraverso gli enti autorizzati;

la AAA Associazione Adozioni Alfabeto, con sede a Pesaro, è ente autorizzato e riconosciuto dalla Commissione per le adozioni internazionali e iscritto al registro regionale del volontaria alla sottosezione socio-assistenziale;

il servizio di adozioni internazionali, reso da una associazione accreditata nei confronti dei minori, costituisce prestazione che beneficia del regime di esenzione IVA a norma dell’articolo 10, comma 1, n. 27-ter del decreto del Presidente della Repubblica n. 633 del 1972, stando alla circolare 43/2004 dell’Agenzia delle entrate nonché al parere dell’Avvocatura generale dello Stato n. Cs. 29067/04 Sez. 1, del 30 luglio 2004;

l’esenzione dall’IVA è prevista anche per le prestazioni «accessorie» alla procedura di adozione comprendendo quindi anche le prestazioni di trasporto, vitto e alloggio, finalizzati all’adozione del minore, purché «strettamente connesse al percorso adottivo» così come indicato nelle linee guida della Commissione per le adozioni internazionali;

in data 17 gennaio 2013, l’Agenzia delle entrate di Pesaro ha avviato, per l’anno d’imposta 2011, una verifica mirata nei confronti dell’Associazione Adozioni Alfabeto;

al termine della verifica, il 31 ottobre 2013, l’Agenzia notificava il processo verbale di constatazione (PVC) redatto nei confronti della suddetta associazione, in cui sosteneva che le associazioni operanti nel campo delle adozioni internazionali svolgessero prestazioni di servizi, in quanto finalizzate all’esclusivo interesse delle famiglie richiedenti e non dei minori adottati;

tale impostazione ad avviso dell’interrogante è in contrasto con le linee della Commissione per le adozioni internazionali, con la Convenzione dell’Aja, nonché con la stessa circolare dell’Agenzia delle entrate 2004;

in forza della sua tesi, l’Agenzia delle entrate mira ad imputare alla Associazione Adozioni Alfabeto gli omessi adempimenti dichiarativi fiscali e l’inevaso pagamento delle imposte IVA-IRAP-IRES su tutte le procedure di adozioni espletate;

il processo verbale di constatazione del 2013 risulta tuttora sospeso, come atto endoprocedimentale, a distanza di 32 mesi dalla sua emissione;

nelle more del procedimento, l’Associazione Alfabeto si è trovata costretta a sospendere le proprie attività, non potendo così fronteggiare le esigenze dell’infanzia abbandonata cui faceva fronte sino alla verifica dall’Agenzia delle entrate –:

se il Governo intenda assumere iniziative per fornire indicazioni ulteriori per una corretta interpretazione della normativa fiscale inerente alle associazioni per le adozioni internazionali;

se si intenda valutare la possibilità di avviare una verifica ministeriale presso l’ufficio di Pesaro della Agenzia delle entrate anche al fine di comprendere le motivazioni per cui un processo verbale di constatazione sia rimasto sospeso per oltre 2 anni. (4-10609)