Progetti in Italia

Amici dei Bambini opera in Italia per restituire ai bambini abbandonati o in difficoltà familiare il diritto di avere una famiglia e un’infanzia serena, attraverso interventi di prevenzione, accompagnamento, sospensione e superamento dello stato di abbandono, insieme alla promozione della cultura dell’accoglienza, Ai.Bi. garantisce ai minori il diritto a vivere in famiglia e un futuro ai giovani in uscita dal sistema di protezione e tutela.

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I progetti di sostegno educativo e genitoriale

Pane e Olio

Avviato nel 2010 dall’incontro tra Ai.Bi. Associazione Amici dei Bambini e il Vicariato di Roma, “Pane e Olio” è uno spazio d’incontro e laboratorio think-tank che annualmente dedica i suoi incontri mensili a un tema specifico – i diritti dell’infanzia – con l’obiettivo di creare relazione, conoscenza reciproca tra le associazioni, le realtà sociali e la comunità.

Da Pane e Olio sono nate relazioni informali, di mutuo aiuto, accordi associativi e promozione reciproca; è stata promossa la messa in rete delle diverse realtà ed esperienze del territorio cittadino, regionale e nazionale in ottica multidisciplinare, intergenerazionale e multilivello, orientando a un pensiero positivo, che ha generato azioni concrete, costruttive e risolutive delle criticità. Il format di Pane e Olio, prevede un’introduzione del tema interviste, dibattito e prosecuzione con uno spuntino finale a base di pane e olio offerti dal ristorante Casa Coppelle e dall’Associazione Pandolea.

Il tema principale trattato è “L’INFANZIA E I SUOI DIRITTI”.

Pane e Olio come laboratorio di pensiero annovera oltre 100 ospiti tra i relatori dei diversi appuntamenti tra cui: parlamentari, attori, registi, presidenti di associazioni e/o reti di primo, secondo e terzo livello, rappresentanti di istituzioni, psicologi, sacerdoti, scrittori, giornalisti etc.

Ai.Bi. Ringrazia

Amici dei Bambini Ringrazia

  • Casa Coppelle
  • Associazione Pandolea

Pan di Zucchero

Il Centro Servizi alla Famiglia “Pan di Zucchero” per la Valle Sabbia, nato nel 2013 dall’attivazione dei volontari del Gruppo Familiare Locale di Amici dei Bambini e dei Comuni di Roè Volciano, Villanuova, Vobarno è un progetto condiviso con l’intero Ufficio di Piano di “prossimità” tra famiglie:

  • da una parte famiglie che sono in difficoltà, ma disponibili a collaborare con il servizio sociale per un sostegno famigliare e un affiancamento quotidiano e/o saltuario, laddove possibile, con un’altra famiglia;
  • dall’altra, famiglie volontarie disponibili all’accoglienza, che offrono la disponibilità per aiutare un minore o un nucleo familiare in situazioni di disagio.

Servizi della struttura

Servizi della struttura

Il centro in cui i minori faranno compiti e attività ricreative con l’ausilio di educatori e volontari è un luogo:

  • per i minori che rientrano nella categoria “a rischio” (ma non ancora pericolosa e interessata da provvedimenti giurisdizionali) per le difficoltà della propria famiglia;
  • in cui i minori incontrano volontari che affiancheranno gli educatori in diverse attività di sostegno;
  • in cui le famiglie in difficoltà possono essere sostenute dal servizio sociale e da professionisti di Ai.Bi. competenti;
  • in cui si vive la solidarietà tra famiglie e quella “prossimità” famigliare
  • in cui tutti possono mettersi in gioco in base alla propria personale disponibilità;
  • in cui sperimentare questa prossimità e comprenderne la valenza esistenziale per i minori e le loro famiglie.

Ai.Bi. Ringrazia

Amici dei Bambini Ringrazia

Comunità Montana della Valsabbia

Comune di Roè Volciano

Comune di Villanuova sul Clisi

Comune di Vobarno

Fondazione della Comunità Bresciana

 

I talenti

Il progetto “I Talenti” è realizzato dal 2019 a Monghidoro, in provincia di Bologna.  L’attività si pone in continuità con quanto già realizzato negli anni precedenti negli spazi concessi dalla Parrocchia per le attività di doposcuola con i bambini e ragazzi del territorio.

Nello specifico, attraverso attività di doposcuola e laboratori, circa 40 bambini e ragazzi delle scuole elementari e medie locali sono accompagnati e sostenuti nell’apprendimento, fornendo loro strumenti, conoscenze e soft skills necessarie.

 

Attività:

  • 6 ore alla settimana di doposcuola e aiuto compiti per la per tutto il periodo scolastico
  • attività di laboratorio di vario genere settimanalmente della durata di 1 ora e mezza,
  • servizi aggiuntivi di mediazione culturale e consulenza professionale “a chiamata” da attivarsi in caso di necessità, a titolo esemplificativo potranno essere coinvolti professionisti quali: pedagogisti, psicologi, logopedisti e via discorrendo;
  • sostegno specifico a bambini e ragazzi con disturbi specifici dell’apprendimento (dsa), ai quali sono forniti supporto, materiali e strumenti didattici specifici;
  • l’istituzione di un fondo dedicato per la partecipazione ad attività ricreative e culturali (visite di musei, brevi viaggi di istruzione, ad esempio a Bologna, cinema e teatro) per i ragazzi in difficoltà, accompagnati dai volontari.
  • Centro estivo per i bambini e i ragazzi da Giugno a Luglio

Ai.Bi. Ringrazia

Amici dei Bambini Ringrazia

  • l’Unione dei Comuni di Savena Idice, il Comune di Monghidoro, la Curia di Bologna, l’associazione Piazza Coperta e le altre associazioni locali, la parrocchia, la Coop e tutti coloro che, a vario titolo, contribuiscono alla realizzazione del progetto.

Essere genitori lontano da casa

Il progetto realizzato a Bolzano si articola in due azioni

La prima macro azione che prevede un percorso di accompagnamento e rafforzamento delle competente genitoriali attraverso dei corsi tematici di gruppo  per neo genitori stranieri, si cercherà di proporre della formazione di gruppo e attività di sostegno ai neogenitori, da parte di un equipe educativa -sociosanitaria specializzata sui temi della genitorialità e dell’approccio educativo; Rispetto al progetto dell’anno scorso  abbiamo introdotto anche come esperti delle figure che operano nel campo della cura e accudimento dei bambini in età 0-3 anni.

La seconda macro-azione che prevede uno sportello Spazio alla genitorialità” in cui i neogenitori con bambini 0-3 anni possono trovare uno spazio di consulenza e accompagnamento familiare su temi legati alla genitorialità. Abbiamo riscontrato lo scorso anno una grande richiesta di colloqui individuale, spesso per paura della coppia genitoriale ad affrontare nel dettaglio in gruppo situazioni personali

Ai.Bi. Ringrazia

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  • Provincia Autonoma di Bolzano Agenzia per la Famiglia

Progetto Gener-Azione – Generare la relazione educativa e formativa, gesti e parole

Il progetto “Gener-azione – Generare la relazione educativa e formativa, gesti e parole”, finanziato dal Dipartimento Politiche Antidroga della Presidenza del Consiglio dei Ministri, ha l’obiettivo di prevenire esiti drammatici di una adolescenza incompiuta che possa sfociare in comportamenti di uso e abuso di sostanze stupefacenti e “dipendenze immateriali” o nuove addiction.

I partner di progetto

Il progetto è coordinato dalla Cooperativa Sociale Promozione Umana onlus e coinvolge cinque partner: Ai.Bi. Associazione Amici dei Bambini, la Scuola Primaria di Maria Ausiliatrice di San Donato Milanese, le Parrocchie di San Donato Milanese e la Cooperativa Sociale Aquila e Priscilla.

Attività di progetto e destinatari

Il progetto prevede la realizzazione di percorsi formativi gratuiti rivolti agli adulti (genitori, educatori, insegnanti e allenatori) e un modulo specifico rivolto ai genitori adottivi e nello specifico:

  • Moduli per “genitori di soggetti in fase adolescenziale e preadolescenziale” (20 edizioni) con l’obiettivo di raggiungere 300 genitori
  • Moduli per “genitori adottivi” (4 edizioni) con l’obiettivo di coinvolgere 50 genitori adottivi
  • Moduli per “educatori delle parrocchie e dei centri di aggregazione giovanile e allenatori di società

sportive di calcio” e “personale insegnante delle scuole secondarie di primo e secondo grado” (6 edizioni) rivolto a circa 90 adulti
Ogni modulo ha una durata temporale di 3 mesi solari e alla conclusione di ogni singolo modulo è prevista a distanza di ulteriori 3 mesi una giornata di follow-up, in cui vengono valutate le capacità di assimilazione da parte dei partecipanti e raccolte eventuali criticità emerse successivamente.
Gli incontri per un massimo di 15 partecipanti per gruppo sono gestiti da 2 psicoterapeuti/psicologi di Promozione Umana e per la parte relativa ai genitori adottivi è previsto l’affiancamento di due professionisti (1 psicologo e 1 pedagogista) di Ai.Bi. Durante il percorso si alterneranno momenti di approfondimento frontale a simulate e role playing.

Luogo di svolgimento
Le attività sono realizzate in Regione Lombardia, principalmente nella provincia di Milano, ad eccezione del modulo per “genitori adottivi” che si sviluppa a livello nazionale coinvolgendo le regioni Lombardia, Lazio e Campania.

“Nel territorio si intende offrire “un cortile accogliente”, qualcosa di dissimile da momenti formativi e didattici su come diventare buoni genitori, educatori, insegnanti. L’obiettivo è favorire il confronto tra adulti e pertanto tra persone necessariamente impegnate nel gesto educativo, attraverso la guida attenta e premurosa di esperti, sostenendo i bisogni emotivi e favorendo la messa in atto di risposte condivise e condivisibili.
Uno spazio ed un tempo per ri-tornare ai linguaggi essenziali, che ci riguardano come umanità, nel correre delle generazioni, per ri-trovare i “gesti” fondamentali dell’educazione e partire da lì, per dare corpo alle nostre pratiche quotidiane “stordite” da tanti discorsi e per rianimare le nostre pratiche di formazione e di cura, spesso così “disincarnate”.

Il progetto è stato avviato a maggio 2022 e avrà una durata complessiva di 24 mesi.

Ai.Bi. Ringrazia

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  • Dipartimento Politiche Antidroga della Presidenza del Consiglio dei Ministri

Pronti Partenza VITA!

Il progetto promuove l’inclusione sociale e lavorativa di mamme in situazione di fragilità e neo maggiorenni in uscita dal sistema di protezione dell’infanzia (care leaver) accolti nelle comunità di Ai.Bi. e AIBC a Brescia, Cremona e Milano.

Della durata di 10 mesi, il progetto realizzato grazie al contributo della Fondazione Intesa San Paolo Onlus si propone di:

  • sensibilizzare le aziende del territorio sul tema delle mamme sole con bambini e dei care leaver e del ruolo che la business community può assumere per promuovere il loro inserimento lavorativo e, di conseguenza, sociale, in ottica anche di responsabilità sociale di impresa;
  • orientare al lavoro le mamme e i ragazzi che partecipano alle attività attraverso colloqui individuali con la psicologa e con l’esperto di risorse umane per accompagnarli nella scelta del percorso, aiutarli nella stesura di un curriculum e ad affrontare un colloquio.
  • avviare percorsi formativi professionali oppure di tirocinio e stage nelle aziende del territorio, attraverso borse di studio e borse lavoro.
  • sensibilizzare la comunità e l’opinione pubblica attraverso attività di ufficio stampa e la diffusione,  in particolare tramite i social network, di un video, iniziale,  di presentazione del progetto, e uno finale di condivisione dei risultati raggiunti e delle best practice.

Ai.Bi. Ringrazia

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  • Fondazione Intesa San Paolo Onlus.

Panthakù Educare Dappertutto

L’iniziativa è stata approvata nell’ambito del bando nazionale ‘Adolescenza 2016’, promosso dalla impresa sociale ”Con i bambini” ed è uno degli 86 progetti selezionati su un totale di 800 provenienti da tutta Italia. L’obiettivo è intervenire per il contrasto della povertà educativa in Campania, attraverso una serie di interventi integrati che metteranno al centro la scuola, i ragazzi e le famiglie.

L’intervento durerà tre anni, sarà focalizzato su tre territori (Salerno, Castellammare di Stabia e S. Maria Capua Vetere) e interesserà 80 docenti, circa 500 adolescenti e oltre 600 nuclei familiari

Far apprendere ai docenti tecniche di educazione non formale e di ‘educazione tra pari, consentendo agli allievi di sperimentare un nuovo sistema di presa in carico del percorso educativo, puntando su eventi, occasioni d’incontro, opportunità creative in ambito artistico e mediatico, ma anche mediante stages formativi presso artigiani e imprese, gruppi di mutuo aiuto permanenti per affrontare con l’ausilio di esperti le difficoltà nel rapporto genitori-figli; e, ancora, social cards da 500 euro l’una per 80 nuclei familiari disagiati, l’appoggio di famiglie formate che affiancano e supportano altre in condizione di fragilità: c’è tutto questo e molto di più nel progetto triennale ‘Panthakù. Educare dappertutto’.

L’obiettivo essenziale è il contrasto della dispersione scolastica e della povertà educativa in Campania, attraverso una serie di interventi integrati fra loro, con al centro la scuola. Altro focus sarà la presa in carico globale di ragazzo e nucleo familiare allo scopo di orientare il minore nelle scelte del proprio percorso educativo e formativo, valorizzando e ottimizzando le peculiarità del territorio e trasformando la comunità da educata a educante. Anche per questo, 60 famiglie verranno formate ad assumere il ruolo di famiglie di appoggio per quelle in difficoltà.

L’intervento si strutturerà in un triennio (fino al settembre 2021) e si focalizzerà su tre territori: Salerno, Castellammare di Stabia (NA), Santa Maria Capua Vetere (CE). In tutto, verranno interessati dall’iniziativa 80 docenti, circa 500 adolescenti e almeno 600 nuclei familiari, soprattutto quelli più fragili.

Ben 24 i partner di Ai.Bi. Associazione Amici dei Bambini. Tra questi: i Comuni di Salerno, Castellammare di Stabia e Santa Maria Capua Vetere, Human Foundation, Fondazione Carisal (Cassa di Risparmio Salernitana), ACLI salernitane, Associazione Vela Centro Servizi Sociali, Associazione Campania Danza, Associazione Culturale Saremo Alberi-Libroteca, Associazione Compagnia del Giullare, Associazione Culturale Funneco-Culture Hub, CNA, ASD Rari Nantes Nuoto Salerno, CSI provinciali di Salerno, Napoli e Caserta, Associazione Agape Fraterna Onlus, Associazione Casa Babylon Teatro.

Le scuole coinvolte saranno: IC Calcedonia di Salerno, IC Rita Levi Montalcini di Salerno, IC Denza di Castellammare di Stabia e IC Principe di Piemonte di Santa Maria Capua Vetere.

Tra le azioni messe in campo ci saranno 9 open day di presentazione delle ‘opportunità educative territoriali’ aperti alle famiglie, 20 incontri con personaggi noti nell’ambito dello sport, dello spettacolo e dell’imprenditoria locale, tre spettacoli di teatro e danza, una trasmissione radiofonica costruita nei contenuti e realizzata interamente dai ragazzi, 9 percorsi didattico-narrativi sull’importanza delle emozioni e delle relazioni, 40 incontri di ‘in-formazione’ per genitori e ragazzi sull’importanza dello sport, il gioco di squadra, le regole, la disciplina, i valori fondanti e le ricadute positive; 60 ragazzi saranno avviati alla pratica sportiva con corsi di pattinaggio, pallavolo, pallacanestro, calcio, ippica, tennis/da tavolo, arti marziali e corsa; 3 squadre (pallavolo, calcio e pallanuoto) diventeranno ‘Social Team’; ancora, sono previsti 4 percorsi teatrali per 120 ragazzi a Santa Maria Capua Vetere, 6 percorsi per altrettanti adolescenti di Salerno, cui si aggiungono 5 percorsi di conoscenza di corpo e danza per 125 ragazzi salernitani, 2 percorsi sulla conoscenza del mondo dello spettacolo e dell’industria culturale per 90 ragazzi di Castellammare di Stabia.

Non mancheranno, altresì, gli stages (300) presso artigiani e imprese locali; saranno creati tre gruppi di mutuo aiuto permanenti per affrontare le problematiche genitori-figli con l’aiuto di una psicologa esperta; verranno predisposti 360 colloqui di counseling individuali per adolescenti e genitori. Inoltre, saranno messe a disposizione dei nuclei familiari più fragili 80 social cards del valore di 500 euro l’una.

Ma il progetto “Panthakù” darà vita anche a un’associazione di genitori che si occuperà di organizzare attività culturali e sociali sui tre territori comunali e consentirà di fruire di un punto di assistenza CAF, sempre per i nuclei familiari particolarmente fragili.

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  • Fondazione Con i Bambini

Il progetto ProGuard, co-finanziato dalla Commissione Europea nell’ambito del programma REC – Rights, Equality and Citizenship, intende migliorare la qualità della tutela dei minori stranieri non accompagnati negli Stati membri e si adopera per giungere ad un approccio più standardizzato fornendo agli attori responsabili del sistema standard e strumenti per rafforzare l’istituto della tutela e sostenere i tutori nel loro lavoro quotidiano.

Il progetto prevede le seguenti attività:

  • analisi del sistema di tutela nei paesi partner di progetto tramite il coinvolgimento degli stakeholder ed elaborazione di un country report dedicato;
  • elaborazione di raccomandazioni per le istituzioni europee e delle singole nazioni per lo sviluppo ed il rafforzamento del sistema di tutela;
  • creazione e diffusione di un toolkit, multidisciplinare, per il supporto del tutore nel suo lavoro quotidiano;
  • formazione di formatori per la diffusione e applicazione pratica del toolkit;
  • definizione condivisa del PAS: uno strumento per il self-assessment del sistema di tutela vigente a livello nazionale;
  • diffusione delle raccomandazioni, delle metodologie applicate e dei risultati di progetto.

Il progetto

ProGuard: ProGuard  è stato cofinanziato dalla Commissione europea, DG Giustizia – Programma REC (2017-2019).

Obiettivo: migliorare il sistema di tutela per i minori stranieri non accompagnati, a livello europeo e di singoli paesi, attraverso lo scambio di buone prassi ed il rafforzamento della collaborazione tra Paesi Bassi, Italia, Grecia, Germania, Danimarca, Lettonia, Croazia, Belgio, Finlandia, Consiglio degli Stati del Mar Baltico – CBSS (11 membri fra cui Estonia, Lituania, Norvegia, Svezia, Polonia, Federazione Russa)

Partner: Nidos Foundation (NL), capofila di progetto, Ai.Bi. Associazione Amici dei Bambini, METAdrasi – action for migration & development, Danish Red Cross, Jugendhilfe Süd-Niedersachsen (JSN), Orphans court Latvia, Centre for missing and exploited children (CNZD), Missing Children Europe (MCE), The Council of the Baltic Sea States (CBSS), National Institute for Health and Welfare (THL), Child Circle.

Materiali

Il progetto ha reso possibile la realizzazione di report sullo stato dell’arte della tutela stranieri non accompagnati nei singoli paesi, delle raccomandazioni da rivolgere a istituzioni e decisori politici, uno strumento per l’autovalutazione del sistema vigente e un manuale disponibile on line per i tutori dei minori stranieri non accompagnati.

guardianstoolkit.eu

Il progetto Alfaca II, co-finanziato dalla Commissione Europea nell’ambito del programma REC – Rights, Equality and Citizenship, ha l’obiettivo di promuovere l’accoglienza di tipo familiare per i minori stranieri non accompagnati, a livello europeo e di singoli paesi. Nello specifico l’intervento intende rafforzare il sistema, per rendere l’accoglienza di tipo familiare per i minori stranieri non accompagnati sostenibile, in termini di reclutamento, formazione e accompagnamento delle famiglie accoglienti.

Il Progetto prevede le seguenti attività:

  • analisi sullo stato dell’arte del sistema di accoglienza familiare nei paesi partner di progetto tramite il coinvolgimento degli stakeholder in un expert meeting dedicato;
  • elaborazione di raccomandazioni per le istituzioni europee e delle singole nazioni per lo sviluppo ed il rafforzamento del sistema di accoglienza;
  • formazione degli operatori del sistema di accoglienza sulle strategie di reclutamento, formazione e accompagnamento delle famiglie;
  • diffusione delle raccomandazioni, delle metodologie applicate e dei risultati di progetto.

Il progetto

Alfaca II: Alfaca II, è stato cofinanziato dalla Commissione europea, DG Giustizia – Programma REC- Rights, Equality and Citizenship.

 Obiettivo: promuovere l’accoglienza di tipo familiare per i minori stranieri non accompagnati, a livello europeo e di singoli paesi, attraverso lo scambio di buone prassi ed il rafforzamento della collaborazione tra Belgio, Olanda, Italia, Grecia, Croazia e Cipro.

Partner: Nidos Foundation (NL), capofila di progetto, Minor-Ndako (B), Pleegzorg Vlaams-Brabant (B), Mentor-Escale (B), Hope for Children (CY), METAdrasi – action for migration & development (GR), Amici dei Bambini (IT), Centre for missing and exploited children (HR).

Materiali

Il progetto ha reso possibile la realizzazione di un rapporto di analisi  sullo stato dell’arte dell’accoglienza dei minori stranieri non accompagnati nei singoli paesi e delle raccomandazioni da rivolgere a istituzioni e decisori politici per lo sviluppo del sistema di accoglienza familiare.

Alfaca II Country Report

Il programma di intervento antibullismo BIC- Bullying in institutional care mira a prevenire e contrastare il bullismo tra bambini e adolescenti che vivono in strutture di assistenza residenziale. Il programma BIC è ispirato alle migliori pratiche adottate per contrastare il bullismo nelle scuole, come KiVa in Finlandia e Notrap! in Italia (Kärnä et al., 2011; Palladino, Nocentini & Menesini, 2015).

Gli obiettivi specifici del programma:

  • Aumentare la conoscenza e la comprensione del bullismo tra professionisti e bambini
  • Aumentare l’autoefficacia dei professionisti nel gestire situazioni di bullismo
  • Aumentare le abilità interpersonali (sociali ed emotive in particolare) tra tutti i bambini e gli adolescenti
  • Migliorare le strategie di risoluzione dei problemi e le capacità adattive di coping tra tutti i bambini
  • Incoraggiare gli astanti ad aiutare la vittima
  • Ridurre il bullismo e le forme elettroniche di bullismo tra bambini e adolescenti

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