Emergenza profughi: Ci sono possibilità di avere in affido un bambino piccolo rimasto solo?

MORETTIGentile Ai.Bi. buongiorno,

siamo una coppia di Napoli, che abita in provincia sposata da 5 anni con una bambina di 1 anno e mezzo. Non abbiamo ancora esperienze di affido familiare ma siamo fortemente interessati ad iniziare questo percorso perché nei nostri progetti c’è l adozione internazionale.

Vi scriviamo per avere notizie sul vostro progetto “Bambini in alto mare” e per sapere se ci sono possibilità di avere in affido un bambino piccolo rimasto solo. Abbiamo letto le vostre lettere sul sito in merito alla difficoltà relativa a questo istituto e al fatto anche che in maggioranza i minori non accompagnati venuti dal mare sono per lo più adolescenti.

Ad ogni modo restiamo interessati per la procedura di affidamento sia per il progetto del Misna specifico che per l’affido internazionale o generale. Abbiamo letto anche della vostra ricerca di coppie affidatarie per fascia di  età 0-5. Anche in questo caso volevamo sapere se si tratta di bambini provenienti dai paesi in conflitto o anche bambini in difficoltà sul territorio nazionale.

Grazie mille per le informazioni che potrete darci.

Certi di condividere con voi la nostra immensa voglia di iniziare questo cammino, attendiamo fiduciosi una vostra risposta

Fulvia e Giuseppe

 Cari genitori,

innanzitutto grazie per la vostra generosità e il vostro spirito di accoglienza. Il progetto “Bambini in alto mare” è attivo più che mai e il suo impegno al fianco dei giovani migranti è tanto più grande quanto più si intensificano gli sbarchi sulle coste italiane di profughi di ogni età e provenienza. In questo quadro, è certamente ancora possibile candidarsi per l’accoglienza di un minore straniero non accompagnato.

Attenzione, però! Non si tratta di un’adozione. I minori adottabili sono quelli riconosciuti in stato di abbandono. I Misna invece non si trovano in tale situazione, perché nella stragrande maggioranza dei casi questi bambini o adolescenti hanno lasciato dei parenti nel loro Paese di origine o arrivano in Italia con la speranza di ricongiungersi ai familiari residenti in Italia o in altri Paesi europei. Non possono essere considerati quindi minori abbandonati. L’accoglienza dei Misna che Ai.Bi. promuove è quella in affido familiare: una misura temporanea.

Inoltre, come avete giustamente detto nella vostra lettera, i minori stranieri non accompagnati che approdano sulle coste italiane non sono quasi mai bambini di pochi anni. Si tratta in genere di adolescenti, dai 13 ai 17 anni. Un aspetto che però non deve destare preoccupazione. Le esperienze di affido familiare di Misna che Ai.Bi. ha seguito fino a oggi hanno visto per protagonisti ragazzi adolescenti che, affidati alle cure delle famiglie accoglienti, sono andati a scuola, hanno imparato l’italiano e si sono perfettamente integrati nel tessuto sociale del territorio che li ospitava e sono stati accompagnati alla maggiore età.

Per candidarsi come famiglia affidataria, è necessario compilare l’apposito form sul nostro sito e attendere la nostra e-mail con la richiesta di informazioni aggiuntive, come le caratteristiche e la composizione del nucleo familiare e le pregresse esperienze di accoglienza di minori.

Agli aspiranti genitori affidatari si chiede anche a quale tipo di accoglienza sarebbero disponibili: un solo  Misna, un gruppo di fratelli, un minore con disabilità, un nucleo mamma-bambino?

Quindi il nominativo della famiglia viene inserito in un database con tutte le altre disponibilità. Appena possibile, si viene contattati dalla referente della sede Ai.Bi. più vicina per partecipare ai corsi di formazione per aspiranti coppie affidatarie. Compiuto quest’ultimo passaggio, si dovrà attendere il via libera per l’affido.

Per quanto riguarda nello specifico il progetto per bambini 0-5 anni: si tratta di progetti di pronto intervento per bambini che sono già sul territorio italiano e in carico ai servizi sociali..

Nel frattempo, posso indicarvi altre modalità di sostegno ai Misna o alle famiglie di migranti con figli piccoli: il Sostegno a Distanza o la donazione di vestiti e scarpe per la nostra piccola comunità di accoglienza “La Tenda di Abramo”.

Un caro saluto,

Diego Moretti

Area Italia Ai.Bi.